DONNA DI RISACCA





Sei donna di risacca 
e vai e vieni come la tempesta
in notti di tregenda.
E quando bacio le tue labbra amare,
mi ricordi la vita, 
le speranze sepolte in fondo al mare,
le lacrime che piansero le madri,
davanti alle candele gocciolanti
tristezza fino all'alba.


Signora delle isole e delle acque erranti
che canti nelle orge di taverna,
il tuo nome si scrive nella carne
di tutti i tuoi amanti,
fine e principio di ogni perversione
che brucia nel mio sangue.

E quando arrivi, cavalcando il vento,
 c'è una sarabanda
di demoni e di streghe nel mio petto,
una luna a rovescio, una presenza
che manda alla deriva il mio battello...

Getti ai pesci il mio onore
di vecchio gentiluomo delle onde,
mi chiedi di scambiare la mia anima
per un sorso di vodka infernale
che brilla tra le labbra verticali.















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